Ho lavorato fino al 14 agosto, poi mi sono fermata per 6 giorni. Non so ancora come sono riuscita a farlo, ma dovevo. Dovevo per il mio fisico stanco e dovevo per Francesco. Fermarmi e andare in vacanza era necessario anche per cancellare quel senso di colpa che mi stava pesando troppo, un sentimento che prova ogni copywriter freelance che è anche mamma, moglie casalinga.
Quello che le mamme non dicono
Sono in vacanza e trascorro ogni momento della giornata a raccogliere pipì. Da tre giorni abbiamo deciso di togliere il pannolino a Francesco e di intraprendere questo nuovo percorso di crescita familiare. Mi sento provata e stanca, ma felice. Felice di conoscere meglio mio figlio, di ascoltare di più il suo cuore e le sue esigenze, di renderlo ancora più vicino a me.
Sono giorni intensi e molto emotivi, che mettono a dura prova le mie certezze di mamma, ma ne uscirò vincente perché insieme a Francesco troveremo un modo per farcela.
Sono sparita per un po’ ma non ho mai perso la voglia di scrivere. Per fortuna non conosco il panico da foglio bianco, nè passano giornate senza parole. Ho appuntato tanti post sulla mia vita da mamma, scritto diverse bozze (una anche il giorno del mio compleanno), ma poi sono rimaste nel cassetto.
Ho amiche e cognata in dolce attesa, ma sono lontana. Non posso parlarci ogni giorno, né sentirmi partecipe della loro vita col pancione. Posso pensarle e lo faccio tanto, ma non è la stessa cosa. Posso scriverle, è l’unica mia consolazione.
A loro che sono delle future mamme, che forse non si sentono così e che capiranno presto quanto sia cambiata la loro vita, voglio dare 4 consigli che probabilmente non si sentono dire nei 9 mesi di attesa.
Penso al natale lontana dalla mia famiglia e penso che anche per questa Pasqua sarò senza di loro.
Ogni anno è uguale all’altro. Si sommano le feste e le ricorrenze in cui siamo in tre, felici per essere insieme, emozionati di poter vivere tutta la bellezza che riesce a darci Francesco in queste giornate.
Un giorno di festa è un giorno di festa e anche se una mamma non si riposa mai e approfitta dei festivi per stendere, piegare, stirare e cucinare, ieri mi sono rilassata.
Come non accadeva da mesi e mesi non ho lavorato. Non ho acceso il pc per scrivere, o meglio l’ho acceso perché non ho resistito, ma ho preparato solo delle fatture: giuro!. In compenso ho dedicato la festa di Ognissanti alla mia famiglia.
Chi mi guarda da lassù sarebbe contento di me. Più di ogni fiore portato al cimitero. Sono sicura che tutti loro saranno contenti che ho dedicato più tempo a Francesco. L’ho sbaciucchiato anche per loro, pure se quasi nessuno ha avuto la fortuna di conoscerlo.