A luglio staremo molto al mare e per Davide sarà la prima volta. Inizio a pensare alla sua pelle bianca e delicata che ha ereditato da me e ritorno al mio passato, in cui proteggere la pelle diventava una vera e propria missione, soprattutto con l’arrivo dell’estate. La mia carnagione bianco latte mi ha sempre ricordato che non solo non posso espormi al sole come e quando voglio e negli anni, grazie a diversi ritorni a casa con la pelle color peperone, mi sono documentata molto sull’esposizione solare e i suoi rischi. Oggi mi sento preparata e pronta a dare qualche consiglio.
mamma al mare
Partire in vacanza con i bambini è una sfida. Ha i suoi lati positivi anche se impegna molto di più rispetto a un viaggio di coppia o da single. Perché senza nessuna vergogna so che organizzare una vacanza con i bambini può essere davvero stressante. Bisogna pensare alla lista delle cose da portare in viaggio, all’abbigliamento da mettere in valigia, a quello che serve portare per non far annoiare i figli fuori casa. Può essere stressante sì ma anche un momento di crescita per tutta la famiglia. In questi tre anni da mamma ho capito che i bambini in vacanza crescono un sacco. Tutte le volte che Francesco ha viaggiato è tornato a casa con un bagaglio di conoscenza che l’ha reso più grande. I piccoli traguardi quando a due anni siamo andati a Firenze, imparare a parlare in maniera fluida la scorsa estate o tutti i momenti di crescita dal suo primo viaggio a 4 mesi per tornare in Sardegna.
Della Sardegna e dei giorni al mare in gravidanza all’8 mese ricorderò la frase rito di Francesco:
Ehi, bambino, giochiamo insieme?
La sua voglia di stare negli ombrelloni degli altri a condividere giochi e divertimenti. Il suo desiderio matto di fare ogni giorno qualcosa di diverso, di non annoiarsi mai. In quei giorni al mare, io col pancione seduta a osservarlo, Francesco è cresciuto molto ed è anche per questo che mi piace fargli fare cose diverse, portarlo con noi in ogni luogo in cui andiamo.
Questa volta vorrei che fosse per sempre. Che io potessi vivere qui in Sardegna con la mia famiglia, mio marito e Francesco senza aspettare un nuovo biglietto aereo.
Vorrei che NON se ne andasse dalla pelle quella sensazione di leggerezza che sento anche quando sono in ritardo per una consegna, quando ci sono impegni e lavori importanti, momenti no e imprevisti.
Vorrei che fosse sempre così, ogni mattina, come in questi giorni in cui mi sveglio con i rumori di TUTTI, senza avvertire mai quel silenzio che, anche se piacevole, troppo spesso sa di solitudine.
Ancora poche ore e poi partiremo per la nostra prima vacanza in Sardegna ad agosto… una nuova prima volta insieme al piccolo nano di casa.
Stasera partiamo. Un agosto di follia tra lavoro e impegni ma oggi è arrivato il grande giorno. Dopo mesi di pazienza, malinconia, lontananza e dolore.
Non ho ancora preparato tutte le valigie per stare fuori casa tanto tempo e non ho ho ancora deciso come vestirò Francesco per il viaggio.