È la prima volta che mi muovo senza averti al mio fianco. Perché ti porto al supermercato e a mangiare una pizza, al centro commerciale e in qualsiasi altro posto fuori casa. Se ci penso ti ho con me anche quando lavoro dato che sono freelance.
Francesco ha detto per la prima volta mamma a 5 mesi e 20 giorni. La mia espressione stupita ha nascosto l’emozione del momento e come per tutte le cose più importanti della vita ho realizzato a scoppio ritardato.
Dopo che mi ha illuso di essere un bravo bambino (diligente e amorevole) è tornato indietro come i granchi. L’ho sentito dire mamma raramente. In questi mesi la sua voce è stata un miraggio.
Sabato siamo usciti per fare una passeggiata. Erano giorni che io e tu non mettevano piede fuori casa. Ne avevamo bisogno entrambi.
Credo che stare in giro ti faccia bene, ti aiuti a scoprire il mondo. E anche se da subito crolli in macchina e diventi il bambino più silenzioso del mondo, appena ti rimettiamo sul passeggino la tua voglia di guardare supera ogni stanchezza. E così i tuoi occhi infiniti iniziano a perlustrare in ogni dove, a guardare ogni passante, ad ascoltare discorsi e rumori.
Se penso che sono già passati cinque mesi dalla tua nascita mi sembra irreale. Eppure averti qui ogni momento della giornata mi sembra la cosa più naturale al mondo, mi sembra di aver fatto sempre e solo questo: stare con te.
Ora la tua consapevolezza su quello che ti accade intorno è disarmante. Non perdi un dettaglio della nostra quotidianità e noi abbiamo perso il conto dei tuoi continui progressi.
L’anno scorso pensavo che quest’anno avrei trascorso le vacanze in Sardegna.
Poi sono rimasta incinta e la mia vita e i nostri programmi sono completamente cambiati.
Il nostro bimbo è nato a giugno e di partire con lui così piccolo non ce la siamo sentita. Abbiamo accantonato l’idea anche se ora che ho vissuto sulla mia pelle questi primi mesi mi sono pentita di non essere tornata a casa dalla mia famiglia.