Non ho mai festeggiato il mio onomastico e ho scoperto la giornata di Santa Eleonora quando ero già grande. Nel mio paese di origine l’onomastico non è molto sentito e nella maggior parte delle volte non ci facciamo nemmeno gli auguri.
Vita da mamma
Ancora poche ore e poi partiremo per la nostra prima vacanza in Sardegna ad agosto… una nuova prima volta insieme al piccolo nano di casa.
Stasera partiamo. Un agosto di follia tra lavoro e impegni ma oggi è arrivato il grande giorno. Dopo mesi di pazienza, malinconia, lontananza e dolore.
Non ho ancora preparato tutte le valigie per stare fuori casa tanto tempo e non ho ho ancora deciso come vestirò Francesco per il viaggio.
Un anno da mamma significa ascoltare, vedere, sentire, giocare, conoscere, crescere.
Imparare ogni giorno nuove cose e fare scoperte di cui non avresti mai pensato.
Significa apprezzare la bellezza per gli aspetti più semplici della giornata ma anche sacrificare ogni egoismo per donare ogni attenzione al tuo bambino.
L’anno scorso mi sentivo mamma anche se avevo il pancione pronto ad esplodere. Non avevo visto il tuo viso ma ho festeggiato la festa della mamma come se ti avessi avuto sempre con me.
Mi sentivo speciale. La pancia, le grandi emozioni (e forse gli ormoni) mi hanno fatto vivere l’8 maggio come mai prima, dando un’importanza a una giornata che in fin dei conti non avevo mai festeggiato in famiglia. Perché a casa dei miei tra auguri e battute ironiche non siamo mai andati oltre. Ma è proprio vero che solo quando vivi una cosa in prima persona ti si apre un mondo nuovo, fatto di attenzioni per i dettagli e cura per le emozioni più piccole.