Ho lavorato fino al 14 agosto, poi mi sono fermata per 6 giorni. Non so ancora come sono riuscita a farlo, ma dovevo. Dovevo per il mio fisico stanco e dovevo per Francesco. Fermarmi e andare in vacanza era necessario anche per cancellare quel senso di colpa che mi stava pesando troppo, un sentimento che prova ogni copywriter freelance che è anche mamma, moglie casalinga.
Parole di mamma
Non abbiamo prenotato in nessun resort a più stelle.
Non abbiamo affittato un appartamento a due passi dal mare.
Non ci sono villette di amici in cui fare giorni in costume o cene all’aperto.
Nessun programma estivo, nessun pernottamento o uscita particolare organizzata da ora.
La mia vacanza da mamma è a casa, con Francesco. Insieme.
Questa volta vorrei che fosse per sempre. Che io potessi vivere qui in Sardegna con la mia famiglia, mio marito e Francesco senza aspettare un nuovo biglietto aereo.
Vorrei che NON se ne andasse dalla pelle quella sensazione di leggerezza che sento anche quando sono in ritardo per una consegna, quando ci sono impegni e lavori importanti, momenti no e imprevisti.
Vorrei che fosse sempre così, ogni mattina, come in questi giorni in cui mi sveglio con i rumori di TUTTI, senza avvertire mai quel silenzio che, anche se piacevole, troppo spesso sa di solitudine.
A fine aprile ho festeggiato il mio compleanno e oggi a distanza di un mese mi sento più vecchia, molte volte più sola. So di essere più ricca (ricca dentro, che avevate capito?), ho diversi capelli bianchi e ogni tanto mi sveglio con le occhiaie.
Ho 34 anni e da 2 sono una mamma. E sì, proprio dopo aver superato un altro anno da genitore, voglio dirti che cosa ho imparato in questo tempo di mamminite acuta.
Sono sparita per un po’ ma non ho mai perso la voglia di scrivere. Per fortuna non conosco il panico da foglio bianco, nè passano giornate senza parole. Ho appuntato tanti post sulla mia vita da mamma, scritto diverse bozze (una anche il giorno del mio compleanno), ma poi sono rimaste nel cassetto.
Ho amiche e cognata in dolce attesa, ma sono lontana. Non posso parlarci ogni giorno, né sentirmi partecipe della loro vita col pancione. Posso pensarle e lo faccio tanto, ma non è la stessa cosa. Posso scriverle, è l’unica mia consolazione.
A loro che sono delle future mamme, che forse non si sentono così e che capiranno presto quanto sia cambiata la loro vita, voglio dare 4 consigli che probabilmente non si sentono dire nei 9 mesi di attesa.