Dopo aver letto Bellissime. Baby miss, giovani modelli e aspiranti lolite, non dirò più a Francesco “amore mio quanto sei bello.”. L’ho sempre fatto senza secondi fini, perché non ho mai vissuto l’estetica come l’occasione per apparire. Eppure sono una mamma che utilizza i social e la rete per raccontare la maternità. Posto foto dei miei figli, catturo attimi di vita e abbino alle parole delle mie storie immagini del quotidiano, che diventano pubblici proprio con la messa online. Non ho secondi fini, dicevo, nel senso che vivo il blog come uno spazio per raccontare il mio essere mamma, per fare storytelling come lo so fare.
Amici Libri
Se dovessi dire il giorno in cui Marco mi ha amato di più, oggi risponderei senza esitazione il giorno in cui ti ho partorito. Che è il giorno in cui io ho smesso di amare.
Sono una mamma fortunata, rimasta incinta senza pensieri e fatica, che non sa che cosa si provi a perdere un figlio. Anche se non ho vissuto la tragedia di un aborto spontaneo, per entrambe le gravidanze ho messo in conto che poteva succedere. Mi sarei impegnata a seguire le indicazioni della ginecologa ma al resto ci avrebbe pensato la natura. È andata bene, ho avuto due parti meravigliosi, non ho avuto traumi, ma so che per tante donne non è così. Mi sento molto vicina al loro dolore, perché da mamma so quanto sia forte il legame con il proprio bambino in pancia.
A Francesco i dispetti piacciono. Gli piace farli e seguire quelli che fanno gli altri.
Ora che capisce il significato del termine, ride se crede di averne fatto uno e si diverte a pensarne di nuovi solo per vedere la nostra faccia stupita.
Per questo quando è arrivato in casa Folletto Dispetto ero felice. Folletto Dispetto è l’elfo aiutante di Babbo Natale raccontato nella storia di Giovanna Mantegazza, illustrato da Mesturini ed edito dalla casa editrice La Coccinella.