Ho lavorato fino al 14 agosto, poi mi sono fermata per 6 giorni. Non so ancora come sono riuscita a farlo, ma dovevo. Dovevo per il mio fisico stanco e dovevo per Francesco. Fermarmi e andare in vacanza era necessario anche per cancellare quel senso di colpa che mi stava pesando troppo, un sentimento che prova ogni copywriter freelance che è anche mamma, moglie casalinga.
Eleonora Usai
Sabato sono diventata zia.
Sono frastornata, curiosa di conoscerti, emozionata.
Chiudo gli occhi e vedo solo i tuoi, i tuoi occhioni grandi. Sono lontani e in un’altra isola, ma li ho già messi in una parte del mio cuore. È bastato un secondo, una foto non troppo nitida, ma sono occhi che si sono presi una parte di me.
Sono in vacanza e trascorro ogni momento della giornata a raccogliere pipì. Da tre giorni abbiamo deciso di togliere il pannolino a Francesco e di intraprendere questo nuovo percorso di crescita familiare. Mi sento provata e stanca, ma felice. Felice di conoscere meglio mio figlio, di ascoltare di più il suo cuore e le sue esigenze, di renderlo ancora più vicino a me.
Sono giorni intensi e molto emotivi, che mettono a dura prova le mie certezze di mamma, ma ne uscirò vincente perché insieme a Francesco troveremo un modo per farcela.
Non abbiamo prenotato in nessun resort a più stelle.
Non abbiamo affittato un appartamento a due passi dal mare.
Non ci sono villette di amici in cui fare giorni in costume o cene all’aperto.
Nessun programma estivo, nessun pernottamento o uscita particolare organizzata da ora.
La mia vacanza da mamma è a casa, con Francesco. Insieme.
Questa volta vorrei che fosse per sempre. Che io potessi vivere qui in Sardegna con la mia famiglia, mio marito e Francesco senza aspettare un nuovo biglietto aereo.
Vorrei che NON se ne andasse dalla pelle quella sensazione di leggerezza che sento anche quando sono in ritardo per una consegna, quando ci sono impegni e lavori importanti, momenti no e imprevisti.
Vorrei che fosse sempre così, ogni mattina, come in questi giorni in cui mi sveglio con i rumori di TUTTI, senza avvertire mai quel silenzio che, anche se piacevole, troppo spesso sa di solitudine.
A fine aprile ho festeggiato il mio compleanno e oggi a distanza di un mese mi sento più vecchia, molte volte più sola. So di essere più ricca (ricca dentro, che avevate capito?), ho diversi capelli bianchi e ogni tanto mi sveglio con le occhiaie.
Ho 34 anni e da 2 sono una mamma. E sì, proprio dopo aver superato un altro anno da genitore, voglio dirti che cosa ho imparato in questo tempo di mamminite acuta.