L’anno scorso pensavo che quest’anno avrei trascorso le vacanze in Sardegna.
Poi sono rimasta incinta e la mia vita e i nostri programmi sono completamente cambiati.
Il nostro bimbo è nato a giugno e di partire con lui così piccolo non ce la siamo sentita. Abbiamo accantonato l’idea anche se ora che ho vissuto sulla mia pelle questi primi mesi mi sono pentita di non essere tornata a casa dalla mia famiglia.
Dato che però non siamo andati in Sardegna qualche sardo coraggioso ha deciso di venire in terra sicula. Dopo la partenza di mia madre mi sono sentita molto sola (un mese qui con lei è stato molto importante nell’organizzazione della nuova vita con Francesco) e trascorrere alcuni giorni di luglio e agosto con persone care mi ha temprato e caricato di nuova forza.
Ha aperto le danze mia sorella, atterrata per conoscere il suo adorato nipotino isolano. Impaziente e carica di coccole ha respirato Francesco finché ha potuto, godendo di ogni momento con lui per cinque meravigliosi giorni che mi hanno reso tanto felice.
La sua partenza è stata molto più dolorosa di quanto pensassi (devo iniziare ad abituarmi alle partenze strappalacrime) ma ho cercato di vivere ogni momento con la giusta felicità.
Francesco ha regalato alla sua zietta mille sorrisi, tanta pipì all’improvviso e vomitini a non finire. Anche se non può parlare sono convinta che la presenza della zia in Sicilia ha rinvigorito anche lui, l’ha reso più felice.
Dopo la zietta è arrivata una delle mie migliori amiche, nonché testimone di nozze, che già collaudata con i bimbi per me è stato un grande punto di riferimento. In una settimana di caldo afoso e terribile è stato bellissimo dimenticare di vivere in Sicilia e ritrovare la serenità di sguardi e chiacchierate senza veli. Perché è proprio così, in quella settimana insieme a Claudia ho trascorso le mie ore senza veli, ad essere la vera me che chiacchiera amorevolmente, che affronta le sue paure e non nasconde gioie e dolori, che si accontenta di un gelato a casa in bella compagnia pur di avere vicino una persona che ti conosce perfettamente.
Claudia è stata un sollievo per il mio umore ma anche un grande aiuto anche per le faccende quotidiane con Francesco. Mi ha insegnato tanti piccoli segreti di mamma che non conoscevo e che mi hanno reso più sicura caricandomi di nuova esperienza.
Ha chiuso il cerchio mio fratello maggiore con mia cognata, venuti nei giorni di ferragosto. Non avendo mai messo piede in Sicilia abbiamo girato di paese in paese con un Francesco che aveva le colichette e di stare nell’ovetto o in auto non ne voleva proprio sapere.
La loro emozione celata mi ha intenerito molto e anche il mio cucciolo l’ha avvertita nell’aria, tant’è che dopo pochi giorni con un collegamento su skype il suo sorriso l’ha concesso proprio a mia cognata come se fosse felice di rivederla, come se l’avesse riconosciuta.
I miei ospiti estivi sono stati una manna dal cielo, respiro a pieni polmoni e linfa vitale per le mie giornate pesanti.
Perché si sa, sei mesi lontano da casa sono tanti e con la presenza di Francesco pesano ancora di più.
Non sono più sei mesi, ma giorni insuperabili che valgono anni.
Irrecuperabili.
Immancabilmente persi.
Per questo le mie vacanze siculo sarde sono state speciali.
Le porto nel cuore e mi inebrio ancora oggi del loro profumo.
2 Comments
Ti capisco…io però siciliana trasferita all’estero, ma so bene che vuol dire sentire la mancanza della famiglia. Però si sono già organizzati per venire a turni alla nascita del bimbo!
Esatto, solo chi vive lontano dalla famiglia capisce che cosa si prova quando nasce una nuova vita e hai bisogno di loro. Come stai? e come procede la gravidanza?