Da un giorno all’altro ti svegli e vedi tuo figlio più grande. Temi che non sia pronto al suo primo giorno di scuola materna, ti chiedi come si comporterà, vivi quel momento come se dovessi esserci tu in prima fila.
Come ieri.
Come ieri al suo primo giorno di scuola materna.
Hai aspettato questo momento con curiosità mista a emozione, insicura su come potesse andare il primo incontro con questo nuovo cammino educativo.
E allora lo svegli alle 8 anche se sai che lui vorrebbe restare a letto. Lo fai mangiare e segui le normali abitudini quotidiane. Pensi che il grembiule pronto all’ingresso non se lo metterà mai, che piangerà davanti alla scuola perché vorrà sentirsi libero e senza camicioni.
Lo scruti di nascosto e ti senti in colpa, perché durante la notte hai dormito poco e non hai pensato a questo suo momento importante. Ti senti terribilmente colpevole di non aver preparato ancora il suo zaino perché la pancia non ti dà tregua e questi ultimi giorni di gravidanza sono più faticosi del previsto.
Lo guardi attenta poco prima di uscire di casa, con la speranza di captare un segnale, di percepire cosa prova, se si rende conto che la sua nuova scuola sarà l’inizio di un mondo bellissimo.
Arrivi all’ultimo minuto, fingendo di non avere il fiatone, ancora convinta che quel grembiule non lo metterà mai.
Poi lo noti bene e lo vedi felice. Capisci che cammina veloce per andare incontro agli altri bambini; per fargli indossare il grembiule ci vogliono due secondi e niente storie. Il suo sguardo è fiero e sembra un bambino così forte e sicuro, un bambino così grande che ti lascia sorpresa, perché non riesci a capire come abbia fatto ad arrivare ai suoi tre anni così in fretta.
È li che aspetta di entrare impaziente, si fa fare anche qualche foto mano a mano con gli amichetti. Tu senza parole hai la mente vuota, capace solo di osservare il suo viso.
Lui è lì che gioca, prende le costruzioni dal tavolo, sembra coinvolto da ogni novità. Non gli importa del caldo o della confusione. Quel mondo nuovo gli piace un sacco. È il suo primo giorno di scuola materna e se lo sta godendo tutto.
E allora sai che c’è? In quel momento te ne freghi e lo prendi in braccio.
Lui, incredulo per quello che stai facendo, ti si appiccica al corpo e tornate a essere una cosa sola.
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