Oggi nella giornata dell’amore, ho voglia di ricordare la prima volta che una mamma sente il cuore di suo figlio. Quel cuore che batte all’impazzata, che si sente da un apparecchio incomprensibile, guardato con occhi confusi ed eccitati insieme. Il cuore di tuo figlio, che da mamma senti la prima volta, ti fa dimenticare ogni paura, qualsiasi ansia accumulata nei giorni prima del controllo.
È l’amore più bello che ricevi dal tuo bambino. Lui ancora non ti conosce ma è legato alla tua vita.
È l’emozione più grande che una madre vive nel primo trimestre di gravidanza, la più grande e la più importante.
In quel tum-tum-tum che batte all’impazzata si racchiude tutta la vita che insieme state costruendo, giorno dopo giorno. C’è il desiderio di andare avanti insieme, la voglia di risentirsi presto, l’attesa per il prossimo appuntamento. Proprio come con l’amore di una coppia che si festeggia oggi a San Valentino, con la differenza che madre e figlio sono un’unica cosa, un amore indissolubile che si portano dentro, difficile da cancellare anche se quel cuore dovesse smettere di sbattere prima del tempo.
La prima volta che una mamma sente il cuore di suo figlio è un ricordo che non cancellerà nessun evento, nemmeno la nascita e il parto. In quel momento c’è confusione, silenzio dei medici che controllano vada tutto bene. C’è attesa, orecchie aperte al minimo sussurro e occhi che guardano di lato alla ricerca di un segnale, di un barlume di comprensione. Perché quel fagiolino che hai dentro è talmente piccolo che è difficile interpretare quella massa nera che si vede sullo schermo. Basta il battito del cuore a cambiare le cose. Il suo rumore così affannato, la sua voglia di andare veloce e contro il tempo, di crescere di centimetri in centimetri per farsi conoscere meglio. E poi scoprire il sesso con la morfologica, andare avanti con la gravidanza, iniziare a leggere dall’ecografia segnali sempre più evidenti del bambino che porti dentro.
È una sensazione magica, che accende le emozioni, delle volte porta lacrime felici. È una delle più belle scoperte del primo trimestre di gravidanza che ricorderò sempre come il primo incontro con il mio bambino, quella stretta di mano che ci ha fatti conoscere e ci ha legati per sempre.
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