Il primo mese di vita di Francesco tra emozioni forti, esperimenti da neomamma e i tuoi dolci attimi di vita.
Oggi Francesco compie il suo primo mese di vita. Mi sembra che siano passati pochi giorni da quel momento in cui lo tenevo in braccio per la prima volta e invece questo primo mese è volato e io ho avuto pochissimo tempo per rendermi conto di quanto è bello essere madre.
Sono malinconica già da ora e penso che ti avrei voluto stringere di più, darti più baci e non lasciarti nemmeno quando dormi la notte solo nella tua navetta. Se potessi smetterei di dormire solo per passare le ore a guardarti nelle tue espressioni buffe, a volte arrabbiate e corrucciate, altre sorridenti e beate.
Questo tuo primo mese di vita è volato e la presenza di mia madre in casa con noi è stata una grande consolazione. È stata l’unica persona della Sardegna che ha avuto il piacere di vederti, prenderti in braccio e farti il bagnetto, l’unica parte di isola qui con noi. Quando è partita è stato più tremendo per me che per lei, che ho trattenuto le lacrime per non fargliele vedere. È stata tanto forte che mi chiedo come ha fatto a separarsi da un esserino così piccolo e dolce senza piangere. Chissà come si sentiva lei quando eravamo in aeroporto e tu aspettavi fuori.
È stato un primo mese di vita meraviglioso: hai imparato a sorridere e a farlo tante volte al giorno soprattutto mentre sei addormentato. Piangi poco e dopo quasi un mese di allattamento ogni due ora stai iniziando ad avere orari più regolari. La notte non si dorme quasi più ma sei un amore e la tua tranquillità delle volte tanto mi sorprende quanto mi rende felice e orgogliosa di te.
La cosa più dolce che ti ho sentito fare finora è imparare a tossire, mi sembra quasi di sentire la tua voce, calda e leggera come solo i neonati possono averla.
Delle volte dormi con la bocca aperta, delle altre la tieni socchiusa come se fossi un pesciolino e sei così buffo che resterei ore a guardarti solo per vedere come cambi espressione da un momento all’altro.
Piedini e manine pensavo fossero le parti più belle di te, quelle che mi avrebbero fatto impazzire e invece, anche se sono dolcissime, mi sono innamorata delle tue guanciotte, che diventano rosse se ti agiti o hai caldo.
Adoro scegliere cosa metterti ogni mattina e quasi sono contenta di lavare tutti i cambi che sporchi per alternare spezzati e tutine, abbinare calzette, bavaglini e body. Ho provato anche a metterti le scarpe ma erano così grandi che ti facevano il piede più lungo di quello che hai e allora ho pensato che ci sarà tanto tempo per farti calzare le cose più belle.
Io sono cambiata molto, piango per qualsiasi cosa e la mia sensibilità è arrivata alle stelle, non ho paure o ansie quotidiane perché la gioia più bella che potevo avere la stringo ogni giorno con me e quasi mi sembra di non aver fatto altro prima se non stare con neonati. La verità è che ascolto le mie emozioni facendomi guidare dal cuore. Mi sono ritrovata mamma senza avere il tempo di abituarmi e ora mi chiedo come ho potuto vivere prima senza dedicare le mie giornate alle “fatiche”insieme a te.
Tutte le paure che può avere una donna non ancora madre spariscono quando stringono tra le braccia loro figlio. I primi giorni in ospedale sei impacciata e qualsiasi cosa fai temi sia dannosa, poi ogni scoperta diventa la cosa più naturale al mondo: cambiarti e farti muovere gli arti, lavarti i capelli e il tuo viso delicato, riconoscere i diversi pianti e le tue esigenze.
Il complimento più bello di questo mese me l’ha fatto la pediatra dicendomi che sapevo prenderti in braccio benissimo, che ero un’ottima mamma alle prime armi e che il mio latte era eccezionale, data la tua crescita superiore alla media.
Vorrei darti ancora di più di quello che riesco a darti oggi, mi impegno con costanza a migliorare con il tempo e mi godo questo tuo primo complimese, arrivato in un lampo e reso magico da ogni tua espressione e attimo di vita.
9 Comments
Piango come una cretina. O forse come piango come una mamma di un un bimbo che ad ottobre farà già 4 anni. Il tempo é volato in fretta e leggendo il tuo post sento la nostalgia di quei momenti che non torneranno più la ce ne saranno altri. Momenti del ruttino del tenerlo sempre in braccio delle poppate. Ora che Lorenzo è più grande queste cose non le faccio più. Ne faccio altre certo. Ma alcune mi mancano. Goditelo più che puoi adesso tesoro. Crescono in fretta senza nemmeno che tu te ne accorga. Baci a te e al tuo principe.
Anche se ora non posso capirti hai ragione: il tempo passa troppo veloce e non facciamo in tempo ad imprigionare i nostri ricordi. Se ci penso il mio cucciolo ha già un mese e mezzo e sono nostalgica da ora. Vorrei tornare al suo primo giorno, in cui soffrivo per il post parto, ma l’emozione di stringerlo era indescrivibile.
Auguri!!!! Io proverò queste gioie tra qualche mese e leggere che le paure passano e che poi ci si “abitua” ad avere a che fare con un neonato mi consola. Se mi fermo a pensare mi chiedo se sarò capace, se riuscirò a fargli il bagnetto, cambiarlo, allattarlo…
Riuscirai a far tutto, vedrai. Io il primo giorno temevo a prenderlo in braccio e infatti anche per allattarlo ho avuto un po’ di difficoltà. Ora lo prendo, lo giro e lo muovo in mille modi, le paure sono scomparse senza rendermene conto e faccio ogni cosa da sola come se fossi una madre esperta.
In bocca al lupo per la tua nuova esperienza di vita. A che punto sei con la gravidanza?
Grazie per l’incoraggiamento! Domani entro al 6°!!!!
Sei una mamma meravigliosa ….con un figlio meraviglioso,goditi tutto il tuo bambino,auguri per tutto…bacioni. Caterina
Ma grazieeee … sei gentilissima!
Congratulazioni Ele! Il tuo bimbo è uno splendore e tu sei raggiante come non mai.
L’attesa di un figlio è meravigliosa ma stringere il proprio bambino tra le braccia, perdersi guardano il suo volto con occhi innamorati, vederlo e sentirlo mangiare dal proprio seno… beh, sono momenti cui nessuna descrizione può prepararti.
Non credo ci sia, nella vita di una donna, nulla di paragonabile al diventare madre: auguri di cuore e un bacino al tuo Francesco.
Mi hai letto nel pensiero. In questi giorni pensavo proprio questo: per quanto ti prepari a diventare madre fin quando non lo stringi tra le braccia non sarai mai brava a farlo. Poi all’improvviso sembra che una parola magica (il suo sguardo, il suo sorriso, il suo pianto) possa abbattere ogni cosa e ti senti la persona più preparata al mondo, saresti capace di fare qualsiasi cosa solo perchè hai vicino lui.
Diventare madre è la sensazione e la gioia più bella al mondo, è proprio vero, e io sono al settimo cielo.
Un abbraccio e a presto, prometto di scriverti quanto prima! :*